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La brachiterapia

La brachiterapia

La brachiterapia è una tecnica di radioterapia interna che viene utilizzata nel trattamento di vari tipi di cancro.

Il termine deriva dal greco "brachys", che significa "corto", e si riferisce al fatto che le sorgenti di radiazioni vengono posizionate vicino o direttamente all'interno del tumore, consentendo un trattamento altamente localizzato. Questo approccio permette di somministrare alte dosi di radiazioni direttamente nella zona interessata, riducendo il danno ai tessuti circostanti.

Come Funziona la Brachiterapia

A differenza della radioterapia esterna, che impiega raggi X o gamma diretti dall’esterno del corpo verso l'area tumorale, la brachiterapia utilizza sorgenti radioattive poste temporaneamente o permanentemente nel corpo. Le sorgenti, di solito piccoli semi o cilindri contenenti isotopi radioattivi (come iodio-125 o palladio-103), vengono posizionate in modo preciso per irradiare il tumore.

Modalità di Somministrazione

Esistono diverse modalità per eseguire la brachiterapia, in base alla sede e al tipo di tumore:

Tipologie di Tumori Trattati con Brachiterapia

La brachiterapia è indicata principalmente per tumori localizzati e di dimensioni limitate. Tra i tumori comunemente trattati vi sono:

  • Cancro alla prostata: è uno dei tumori per cui la brachiterapia è più frequentemente utilizzata, grazie alla capacità di colpire in modo mirato le cellule tumorali senza invadere i tessuti circostanti.
  • Cancro alla cervice e all’utero: nei tumori ginecologici, la brachiterapia viene spesso combinata con la radioterapia esterna.
  • Tumori della testa e del collo: la precisione della brachiterapia permette di trattare queste zone critiche minimizzando il rischio di danni a organi sensibili vicini.
  • Tumori del vestibolo nasale: per i tumori cutanei localizzati in questa area, come i carcinomi a cellule squamose o basali, la brachiterapia offre una soluzione altamente mirata. L’uso di radiazioni localizzate consente di trattare efficacemente la neoplasia preservando le strutture facciali vicine.
  • Cancro al seno: in alcuni casi selezionati, la brachiterapia può essere usata come terapia complementare dopo un intervento di rimozione del tumore.

 

La brachiterapia ha diversi vantaggi rispetto ad altre tecniche di trattamento per il cancro:

  • Alta precisione: La radiazione viene somministrata direttamente nel tumore, riducendo il rischio di danneggiare i tessuti sani.
  • Minori effetti collaterali: La limitata esposizione dei tessuti sani riduce gli effetti collaterali tipici della radioterapia esterna.
  • Tempi di trattamento ridotti: Le sedute di brachiterapia, soprattutto quelle HDR, sono rapide e consentono una riduzione complessiva del ciclo terapeutico.
  • Possibilità di trattamento ambulatoriale: Molti pazienti possono eseguire la brachiterapia senza ricovero ospedaliero.
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Gli eventuali effetti collaterali dipendono dalla localizzazione del tumore e dalla dose somministrata, e spesso sono temporanei. Tuttavia, ogni caso viene attentamente valutato per bilanciare rischi e benefici.

La brachiterapia rappresenta un’opzione terapeutica innovativa ed efficace per molti pazienti oncologici, grazie alla capacità di erogare radiazioni in modo altamente mirato e con una buona tolleranza complessiva. Grazie ai progressi tecnologici, come l’utilizzo di tecniche di imaging avanzate per guidare il posizionamento delle sorgenti, si stanno ampliando ulteriormente le applicazioni della brachiterapia, rendendola una scelta sempre più sicura ed efficace nella lotta contro il cancro.

Le nuove frontiere della brachiterapia sono rivolte verso una maggiore personalizzazione del trattamento e alla riduzione degli effetti collaterali. Questo campo della radioterapia continua a evolversi e promette nuove soluzioni per una cura del cancro sempre più mirata ed efficace.

intervista al prof. Francesco Bussu