Nella pratica sportiva in cui ci sono contatti tra giocatori, come nel calcio, o dove le articolazioni degli arti inferiori sono sottoposte a sollecitazioni importanti, può succedere che il ginocchio faccia “crac”.
Chi ha sentito questo “crac” al ginocchio sa che è il segno della rottura del legamento crociato anteriore (LCA).
Il legamento crociato anteriore insieme al legamento crociato posteriore e ai due legamenti collaterali (interno ed esterno), rappresentano il sistema di giunzione dell’articolazione del ginocchio, cioè tra il femore (condili) e la tibia (piatto tibiale).
La funzione del legamento crociato anteriore, oltre ad essere quella di “tenere” l’articolazione ha altre funzioni particolarmente importanti, quali: consente la rotazione del ginocchio e fa da “resistenza” al tendine rotuleo, quindi favorisce la contrazione del muscolo della coscia anteriore, il quadricipite.
E’ intuitivo come il legamento crociato anteriore, in particolare, sia sollecitato nell’attività sportiva, specialmente negli sport da contatto e dove sono previsti cambi di direzione, scivolate, stop e ripartenze, tipiche di sport quali: calcio, calcetto, tennis, padel, rugby.
Quando avviene la rottura del legamento crociato anteriore? Essa avviene quando la forza esercitata sul legamento è maggiore della sua resistenza; quando si verifica questa situazione il ginocchio cede con il caratteristico rumore del “crac”.
Questa sensazione acustica è accompagnata dalla sensazione di cedimento del ginocchio; l’atleta non riesce a stare in piedi: questo è il caso della rottura totale del legamento.
Le lesioni del legamento crociato anteriore possono essere di diverse entità e soprattutto possono essere isolate – cioè si rompe solo il legamento crociato anteriore – o associate alla rottura di altri legamenti e/o di uno dei menischi (gli “ammortizzatori” del ginocchio, composti da tessuto fibroso cartilagineo).
Come tutte le strutture capsulo – legamentose (cioè la capsula articolare che tiene unite e allo stesso tempo, consentono il movimento delle articolazioni, anche il legamento crociato anteriore è dotato di fibre nervose specializzate chiamate “propriocettori”, che hanno il compito d’informare l’articolazione dei movimenti nello spazio, cioè sono dei veri e propri sensori che consentono di compiere azioni mantenendo la coordinazione e l’equilibrio.
Quando un legamento si rompe, perdiamo questa capacità e una parte importante della riabilitazione è deputata proprio al recupero della “propriocezione”, attraverso esercizi particolari con lo scopo di ripristinare la sensibilità articolare.
L’intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore può essere fatto utilizzando diversi metodi: sintetico, autologo, utilizzando il tendine rotuleo o il quadricipitale o ancora il semitendinoso.
Tutti i metodi sono buoni, importante è la mano del chirurgo, così come importante è il decorso post operatorio e la riabilitazione.
Per i pazienti che non praticano attività sportiva, una volta ripristinata la funzionalità del ginocchio (in genere 4 mesi), il programma riabilitativo è concluso. Per gli sportivi manca una parte essenziale che riguarda il recupero del gesto atletico e la ripresa atletica. Per questo motivo i chirurghi ortopedici consigliano la ripresa non prima di 6 – 8 mesi dall’intervento.
Tra i diversi programmi riabilitativi, trova la sua applicazione l’idrochinesiterapia, cioè la riabilitazione in acqua, che consente di far compiere movimenti articolari e esercizi di rinforzo in assenza di gravità, quindi non gravando sull’articolazione operata.
Ricapitolando il recupero dopo una rottura del legamento crociato anteriore ha diverse fasi: post - operatorio, recupero della flessibilità e articolarità con la mobilizzazione passiva (kinetec), lavoro passivo e attivo assistito con il fisioterapista (se possibile in questa fase l’idrochinesi), rinforzo muscolare, esercizi per il recupero della propriocezione, riequilibrio posturale, recupero del gesto atletico, ripresa atletica.
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