La distorsione della caviglia è uno degli infortuni muscolo-scheletrici più comuni, sia negli sportivi che nella popolazione generale.
Può verificarsi a seguito di un movimento brusco o innaturale del piede, come una torsione durante una corsa o una semplice camminata su terreno irregolare. In genere, coinvolge i legamenti che collegano le ossa della caviglia, causando stiramenti, lesioni o rotture più o meno gravi.
Ma cosa succede realmente quando si verifica una distorsione? E soprattutto, quali sono le terapie più efficaci per recuperare al meglio?
Fase acuta: il ghiaccio e il riposo
Subito dopo il trauma, la priorità è ridurre dolore e gonfiore. In questa fase, si segue il protocollo R.I.C.E. (Rest, Ice, Compression, Elevation), ovvero:
- Riposo: evitare di appoggiare il peso sulla caviglia.
- Ghiaccio: applicare impacchi freddi per 15-20 minuti ogni 2-3 ore nelle prime 48 ore.
- Compressione: usare bendaggi elastici per contenere il gonfiore.
- Elevazione: tenere la gamba sollevata per favorire il ritorno venoso.
Il ghiaccio è particolarmente importante nei primi giorni per controllare l’infiammazione e limitare il danno ai tessuti circostanti.
Fisioterapia: il cuore della riabilitazione
Una volta superata la fase acuta, entra in gioco la fisioterapia, fondamentale per recuperare la piena funzionalità dell’articolazione. Le sedute fisioterapiche includono esercizi specifici per:
- Recuperare la mobilità articolare
- Rinforzare la muscolatura perimaleolare (attorno alla caviglia)
- Lavorare sulla propriocezione, cioè la capacità di percepire la posizione del proprio corpo nello spazio, spesso compromessa dopo una distorsione
- Prevenire recidive, che sono piuttosto frequenti se non si fa una buona riabilitazione
Terapie fisiche: tecarterapia e ultrasuoni
Per supportare e accelerare il processo di guarigione, si ricorre anche a terapie strumentali.
- Tecarterapia (TECAR): utilizza correnti ad alta frequenza per stimolare i processi naturali di rigenerazione dei tessuti, riducendo dolore e infiammazione. È molto usata nelle prime fasi della riabilitazione per accelerare il recupero e migliorare la circolazione locale.
- Ultrasuoni terapeutici: sfruttano vibrazioni sonore ad alta frequenza per agire in profondità, con effetti analgesici e antinfiammatori. Sono particolarmente utili in presenza di edemi o rigidità localizzate.
Riabilitazione in acqua: la piscina come alleato
Una volta che il dolore si riduce e il carico sulla caviglia diventa tollerabile, la piscina riabilitativa diventa un eccellente strumento. L'acqua, infatti, permette di svolgere esercizi con un carico ridotto sulle articolazioni, facilitando il movimento e migliorando la forza e la mobilità in modo sicuro.
In acqua si possono eseguire:
- Camminate e corse leggere
- Esercizi di equilibrio
- Lavori specifici su muscoli e articolazioni, grazie alla resistenza dell’acqua
La riabilitazione da una distorsione della caviglia non può essere lasciata al caso. Un recupero efficace passa attraverso un approccio multidisciplinare e personalizzato, che combina riposo iniziale, terapie fisiche, esercizi funzionali, e attività riabilitative in piscina.
Ignorare la distorsione o limitarsi solo al riposo può portare a cronicizzazioni, instabilità articolare e recidive. Affidarsi a fisioterapisti esperti e seguire un programma completo significa invece tornare alle proprie attività, sportive e quotidiane, in sicurezza e con piena efficienza.
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